Guerriero (Pd): “Grazie ai miei elettori, con la forza del consenso libero tra i più votati in città. Si riparte da qui”

"Grazie per aver creduto in me. Oltre 4.500 donne e uomini che, senza aspettarsi nulla in cambio, mi hanno preferito con il voto sono per me motivo di orgoglio e ragione per cui continuare ad impegnarmi nella arte nobile della Politica". E' quanto afferma Fabio Guerriero, candidato al Consiglio regionale per il Partito democratico nel Collegio di Catanzaro Centro.

"Una campagna elettorale entusiasmante di ascolto e di confronto mi ha portato a conoscere una Calabria laboriosa ed onesta che crede fortemente nel riscatto sociale e morale che purtroppo tarda a venire – afferma ancora Guerriero -. Il mio pensiero e ringraziamento va a chi esprimeva il voto per la prima volta nella sua vita, a mia figlia Giulia diciannovenne, a Mario junior diciottenne, figlio e nipote di due autorevolissimi rappresentanti la migliore cultura democratica e civile della città e della Calabria ed ai tanti uomini e donne a cui ho parlato il linguaggio dell'onestà e della buona politica e che solo per questo mi hanno preferito".

"Quindi da ieri, a risultati definitivi ho ripreso serenamente la mia attività lavorativa con la convinzione che la partita della mia affermazione politica è solo rimandata – scrive ancora -. Rimandata al momento in cui i candidati sapranno ricercare i voti ed il consenso sulle loro idee e non sulle gambe di altri. Con la sola forza del consenso libero mi pongo tra i più votati nel capoluogo prima di politici di lungo corso e a pochi voti da altri tutti sostenuti da numerosi consiglieri comunali. In solitaria, senza sostegno alcuno, forte del mio buon nome e di tanti amici raccolgo il quarto miglior risultato assoluto. Per me, quindi, inizia un'altro impegno. Impegno che riparte dalla mia città, Catanzaro. Città ostaggio di vecchie logiche e vecchi metodi che vanno sradicati con la violenza delle idee e, soprattutto, dei buoni esempi. A Catanzaro – conclude Guerriero - lo scandalo Cassiodoro e la Rimborsopoli nostrana sono testimoni della storia politica mia e della mia famiglia. E da qui si riparte. Grazie".

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