Reggina, Gallo: "In B per vincere, prenderò grandi nomi. Taibi e Toscano restano, in arrivo un dirigente di spessore nazionale"

gallucaAssembramento online. Migliaia di persone hanno seguito la diretta del Presidente Luca Gallo su Reggina Tv, dagli uffici della M&G a Roma. Tantissimi i punti toccati, molti dei quali inerenti l'immediato futuro. Di seguito tutte le risposte del massimo dirigente amaranto:

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Sembra che in altre piazze ci siano stati problemi per il pagamento delle mensilità alla scadenza federale: "Era prevedibile che alcuni club avrebbero avuto problemi. Gli stipendi di tutto l'apparato Reggina sono partiti il 12 marzo, come è mio costume".

I tifosi vogliono sapere se il mister verrà confermato per la prossima stagione: "Toscano è stato insieme a Massimo Taibi il primo fautore dell'eventuale promozione in Serie B. dal punto di vista tecnico, è da ringraziare temporalmente prima il ds e poi l'allenatore. Merito suo se il rendimento è stato costante ed entusiasmante. Ottimo allenatore e persona seria, resterà sulla panchina anche l'anno prossimo in caso di Serie B".

C'è l'ipotesi di riprendere a giocare inizialmente a porte chiuse"La mia opinione conta poco, bisognerà vedere la situazione a livello sanitario. In una situazione come questa, deve decidere chi ne ha facoltà".

Rifarebbe la scelta di prendere la Reggina? "Mille volte sì. Amo la città di Reggio, lo dimostrerò ulteriormente col tempo e con i dati di fatto. Sono io ad essere orgoglioso della tifoseria. È una città stupenda, mi manca tantissimo in questi giorni".

L'allenatore del Catanzaro sostiene che il Bari sia più forte della Reggina: "Auteri dice quello che vuole, è la sua opinione. Si vedrà a fine campionato. Attualmente ci sono 9 punti di distacco a 8 gare dalla fine. Dico che la Reggina vincerà il campionato. Fin quando ho messo piede a Reggio ho detto che avrei portato fuori la Reggina dalla Serie C. Ricordo i due derby, sia all'andata che al ritorno".

Questione stadio: "Sto aspettando che il Comune emani il bando per prendere lo stadio, la Reggina gareggerà. Ho investito due società per fare un progetto, una è già venuta a Reggio ed è la stessa società che ha costruito lo Stirpe. Un'altra sarebbe venuta adesso, ma in questo momento ci sono problemi più gravi. Il Comune ha le sue cose da sbrigare. Quando tutto sarà tornato alla normalità, la Reggina gareggerà per il bando".

Il Paese risorgerà? "Sono fiducioso, non solo per l'industria calcio. L'Italia è troppo arcigna come carattere".

Gli chiedono se la barba è scaramantica, Gallo risponde svelando il vero fioretto: "Non so nuotare. Ma se andremo in Serie B, chiederò al mio amico Calafiore di portarmi al largo con la sua barca. E con le dovute precauzioni, farò la diretta facebook del bagno"

La promessa che già stuzzica: "In Serie C non ho visto giocatori più bravi dei nostri. Voglio portare qualche nome che faccia sognare la tifoseria, consentendo il salto di qualità. In B, nel caso ci dovessimo andare, non ci limiteremo a partecipare. Allestirò una squadra per vincere il campionato".

Le restrizioni governative stanno tenendo lontano il Presidente da Reggio: "Sarebbe riduttivo dire che mi manca l'urlo della Sud. Mi manca tutta la città. Reggio è casa mia, sto soffrendo la lontananza. Sarei dovuto scendere lunedì".

Verranno ampliati i quadri tecnici? "L'acquisizione del Sant'Agata per 49 anni è mirata ad avere una casa. Serve innanzitutto come struttura basistica. Abbiamo degli osservatori che vanno a vedere i giovani in giro per l'Italia, l'anno prossimo questa rete verrà ampliata. Così come verrà ampliato lo scacchiere dirigenziale. Ci sarà l'acquisizione di un dirigente nuovo, di spessore nazionale".

Proseguirà ovviamente anche il rapporto col ds Taibi: "Massimo è una persona completa. Ottimo direttore sportivo, se ne intende di calcio in maniera approfondita. Un lavoratore instancabile. Ma ci tengo a dire: è una persona perbene, seria e leale. Poi ci si può scontrare, ma io mi trovo bene con lui e sono convinto che lui si trovi bene con me. Il connubio sarà lungo. Fin quando non raggiungiamo gli obiettivi prefissati".

Muterà lo sponsor tecnico: "Abbiamo già chiuso l'accordo con un ottimo sponsor. Ha già quattro squadre di Serie A, oltre a varie di B".

Un parere su Denis e Reginaldo: "Uomini fantastici. Completamente diversi fra di loro. Denis più serioso, Reginaldo più spigliato. Mi manca non poterli vedere in questi giorni. Loro come gli altri compagni".

Come mai non si trasferisce a Reggio? "La mia attività ha base a Roma, anche se ha sedi in tutto il resto d'Italia. Seguo tutto qui. Ho un ufficio molto grande ed attrezzato. Non escludo di aprire una filiale a Reggio, era in programma".

Risposta sardonica alla domanda su un ritorno di Missiroli, Barillà e Nicolas Viola: "Perché mi chiedete proprio di questi tre?"

La Reggina è riuscita ad autofinanziarsi? "Sarei tentato di snocciolare cifre. Ma si fa presto ad essere criticati. Il botteghino, il merchandising e lo store non avrebbero permesso nemmeno un mese di vita alla Reggina. In Serie C i presidenti sono degli eroi, lo ha dichiarato Adriano Galliani. Questa categoria è un qualcosa di sanguinoso a livello economico. Qualsiasi imprenditore sano di testa non compra una società di Serie C. Me lo hanno detto in tanti, lo penso anche io".

Gallo ribadisce la promessa già espressa in passato: "Devo portare la Reggina in Serie A, per qualcosa che mi è successo nel passato. Lì sarà finita la mia missione. Per adesso la penso così".

Un parere su Hachim Mastour: "Prima di prendere la Reggina, o prima che la Reggina prendesse me, ero un semplice tifoso. Da tifoso posso dire che secondo me Mastour è un campione".

Gallo social: "Il profilo twitter e la mail li uso e li leggo io, quando ho tempo".

Un ritorno di Amoruso e Bonazzoli sotto altre vesti? "Tutti coloro che hanno fatto la storia della Reggina hanno le porte aperte nel club. Avevo pensato di creare una hall of fame".

Che effetto ha fatto sentire l'inno cantato dai balconi? "Su ogni video di questo tipo non sono riuscito a trattenere le lacrime".

Il Presidente ritiene di aver sentito anche qualche critica ingiusta: "Dopo la partita col Catanzaro. Ma in questo momento non voglio fare polemica. A campionato finito, vorrò dire alcune cose".

Azionariato popolare in stile Barcellona? "È un'utopia. Tutte le squadre italiane che hanno cercato di fare una cosa di questo tipo, non ci sono riuscite. Ma i tifosi stiano tranquilli. Lo dico con orgoglio: la Reggina è economicamente solidissima, non ha un centesimo di debito. In questo anno e tre mesi, l'ho completamente risanata. Potrà recitare una parte di primissimo piano in Serie B, andando oltre senza alcun tipo di problema. Se un giorno non dovesse più sussistere questa situazione, i tifosi della Reggina saranno messi al corrente".

In tanti vogliono sapere da dove Gallo tira fuori il costante spirito positivo: "L'ottimismo proviene dalla mia storia personale. Quando si nasce in un quartiere poverissimo, come quello in cui sono nato io a Roma, se non hai ottimismo per riuscire ad arrivare ai tuoi sogni, sarebbe facile finire male. Quindi sono stato ottimista fin dall'inizio".

Alberto Sordi, Nino Manfredi o Vittorio De Sica? "Alberto Sordi".

Il sindaco Falcomatà ha esternato la disponibilità resa da Gallo per qualche aiuto per la crisi coronavirus: "Lo ringrazio per quello che ho detto. Io però l'ho chiamato privatamente. Sono disponibile a fare tutto ciò che posso, in termini pratici, per aiutare la città di Reggio e tutti i suoi abitanti. Ho il cuore a Reggio. Non parole, ma cose reali: sono disponibile".

Poi si torna sulle ambizioni: "Reggio non si deve porre limiti. L'Atalanta in questo momento può sembrare troppo in là, ma la città ed i suoi abitanti non sono secondi a nessuno. Tutti insieme possiamo arrivare a livelli molto alti".

Il Presidente andrà di nuovo sotto la curva: "Ci tengo a dire che sono una persona timida. Per me sarebbe un onore, a fine campionato e se sarà andato come speriamo, andrò sotto la Sud a salutare i tifosi. Nonché tutto lo stadio. La squadra sotto la curva e quel coro mettono i brividi, spero venga fatto sempre".

L'afflusso allo stadio: "Certi incassi sono difficili da trovare in Serie C. Speriamo l'anno prossimo, in categoria migliore, che ci sia maggiore appeal e che venga altra gente".

La chiusura: "Il momento è brutto. Ci tengo a dire alla città di stringere i denti e di resistere. Sono convinto che ne usciremo fuori. Tutti insieme ritorneremo allo stadio, a tifare la nostra Reggina. Tornerò a Reggio, troverò la splendida città e le splendide persone che ho lasciato. Tutto ritornerà come prima. Stiamo a casa, cercando tutti insieme di superare il momento. Sono a disposizione della collettività. Reggio per me è casa".